Hai mai notato che i colori stampati non sempre corrispondono a quelli che vedi sullo schermo? È tutta una questione di modelli di colore! Scopriamo insieme la differenza tra RGB e CMYK e come ottenere il risultato migliore nei tuoi lavori grafici.
🌈 Cos’è il modello CMYK
Il modello CMYK (Ciano, Magenta, Giallo e Nero) è chiamato modello sottrattivo perché più colori si sovrappongono, più si assorbe la luce, fino ad arrivare al nero.
È il modello usato nella stampa: le stampanti, infatti, usano cartucce con questi quattro colori. Alcune combinazioni tipiche sono:
- Ciano + Magenta = Blu
- Magenta + Giallo = Rosso
- Giallo + Ciano = Verde
La luce viene riflessa dagli oggetti: il nostro occhio percepisce ciò che non è stato assorbito. Un oggetto ci appare rosso perché ha assorbito il verde e il blu. In pratica, è un gioco di sottrazione della luce.
In teoria, mescolando Ciano, Magenta e Giallo si otterrebbe il nero. In realtà, si ottiene un marrone scuro, ed è per questo che si aggiunge il Nero (K), per ottenere neri profondi e risparmiare inchiostro.
💻 Cos’è il modello RGB
Il modello RGB (Rosso, Verde, Blu) è detto modello additivo perché i colori si sommano tra loro fino a creare il bianco.
È usato per tutto ciò che emette luce, come monitor e schermi TV. Ecco alcune combinazioni:
- Rosso + Blu = Magenta
- Blu + Verde = Ciano
- Verde + Rosso = Giallo
Avvicinandoti a uno schermo, potresti vedere i pixel rossi, verdi e blu che si accendono con intensità diverse per creare i vari colori.
⚪ Livelli di grigio
Quando crei una nuova immagine, puoi scegliere la modalità in bianco e nero, detta anche scala di grigi. Se l’immagine è già colorata, puoi convertirla in grigio con un semplice comando nel tuo software di grafica. Puoi sempre tornare ai colori, convertendola di nuovo in RGB.
🖨️ Stampare i colori: consigli pratici
Molto spesso i colori che vediamo sullo schermo non corrispondono a quelli stampati. Questo accade perché lo schermo lavora in RGB mentre la stampa usa il CMYK.
Inoltre, l’illuminazione ambientale influisce: lo stesso colore può apparire diverso sotto una luce calda o fredda.
Per evitare brutte sorprese, il metodo più efficace è usare tabelle colore standardizzate (come le Pantone). Puoi cercare il colore desiderato in queste tabelle, copiarne il codice e applicarlo nel tuo programma di grafica.
Se stampi in tipografia, potrai contare su una resa colore più fedele, specialmente se lavori con retini professionali.
Morale? Non fidarti troppo dei colori che vedi sullo schermo. Lavora con codici precisi e riferimenti stampati per avere un controllo completo sul risultato finale.